Tedio invernale
Ma ci fu dunque un giorno
Su questa terra il sole?
Ci fur rose e viole,
Luce, sorriso, ardor?
Ma ci fu dunque un giorno
La dolce giovinezza,
La gloria e la bellezza,
Fede, virtude, amor ?
Ciò forse avvenne a i tempi
D'Omero e di Valmichi:
Ma quei son tempi antichi,
Il sole or non è piú.
E questa ov'io m'avvolgo
Nebbia di verno immondo
È il cenere d'un mondo
Che forse un giorno fu.
Giosuè Carducci
il rumore dell'acqua
infrange il sonno della campagna
e l'inverno si annuncia gelando
pozzanghere e rive di fossi;
ha ragione il poeta
ma il tempo non fa che passare
e noi lo seguiamo in silenzio
oppure facendo quel poco rumore...
Quel poco rumore
RispondiEliminacome erba tenera su un moggio,
io bevo dalle tue labbra,
ascolto parole senza termine ne fine
e vivo.
Vivo di te,
insaziabile amore,
ancora lontana è l'alba
e oltre le rocce tramonta il sole
"poesieinsmalto"
bellissima!
RispondiEliminahai rischiarato il mio umore
con parole che non sentivo da tempo,
dimmele ancora e spoesso.
Buon tutto
Gujil
Non temere amico se la notte ancora s'avvicina
RispondiEliminaraggiungendo i tuoi sogni,
ascolta i canti dei cigni che su laghi dorati
cantano alla luna.
Anch'io son portavoce del vento
dove i sospiri si fan piu' duri e spinosi
e si annebbiano i miei occhi
quando dall'umida pupilla
non si affaccia piu' il sole.
Son come uomo e donna,
giovane bambino o antica madre.
"poesieinsmalto"baci
e lentamente calpesto la rugosa terra