settembrino
Ho chiuso, confinato nel cuore
un dito di niente, imperfetto
come disegno appena accennato.
Immaginario di desideri invecchiati
è il mio dire...il mio dare
fresco di stampa, libro già superato
insorgo e mi insulto
in vago sentore di antico.
La polvere giace sul senso
di vividi occhi impauriti.
stanche figure di troppe dolenze
in un violento attacco d'ira
mi indigno di nuovo come una volta.
anonimo del XX° secolo
frammenti ritrovati
...quella foto, mi rimanda all'elica del DNA...
RispondiEliminasi è molto simile!
RispondiEliminalettura suggestiva Veronika.
RispondiEliminaPerchè no?
Gli istinti che abbiamo stanno rinchiusi in piccole triplette!
Gujil