Giuseppe Arcimboldi, Autoritratto |
Il padre lavora come pittore presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e anche Giuseppe risulta che dal 1949 al 1558 vi abbia lavorato per realizzare delle vetrate e degli arazzi. Nel 1556 Giuseppe lavora anche per realizzare un grande affresco nel Duomo di Monza.
Nel 1562, viene invitato alla corte di Vienna dal principe Massimiliano II d'Asburgo, in sostituzione dell'anziano pittore ritrattista Jacob Seisenegger. A corte Giuseppe Arcimboldo si impegna molto come coreografo degli eventi ludici e ancora oggi, di questo suo notevole lavoro, sono visibili presso il Gabinetto dei disegni e delle Stampe degli Uffizi, 148 disegni.
Nel 1563 Giuseppe inizia a realizzare delle teste grottesche ottenute combinando in modo egregio, vegetali e animali; è di questo periodo la serie di dipinti delle quattro stagioni, mentre due anni più tardi dipinge il Il bibliotecario, combinando una serie di libri.
Nel 1576, alla morte di Massimiliano II d'Asburgo, Arcimboldo passa al servizio del successore Rodolfo II d'Asburgo e quando Rodolfo II stabilirà la capitale dell'impero a Praga, Giuseppe lo seguirà. Per i lunghi anni di lavoro prestati a corte verrà lautamente compensato in termini economici e con onorificenze.
Nel 1587 rcimboldo torna a Milano e nel 1589 dipinge La flora, che invia a Praga, mentre nel 1591, dipinge il ritratto di Rodolfo II come Vertunno. Nello stesso anno, il primo maggio, Rodolfo II lo nomina Conte Palatino.
L'11 luglio 1593 Giuseppe Arcimboldi muore a Milano, troverà sepoltura nella chiesa di San Pietro della Vigna. (dalla Rete)
Opere di Giuseppe Arcimboldo nei musei europei
- Gabinetto dei disegni e delle Stampe degli Uffizi - Firenze - Italia
- Museo Civico Ala Ponzone - Cremona - Italia
- Gabinetto dei disegni e delle Stampe di Palazzo Rosso - Genova - Italia
- Musée du Louvre - Parigi - Francia
- Kunsthistorisches Museum - Vienna - Austria
- Real Academia de Bellas Artes de San Fernando - Madrid - Spagna
- Skoklosters Slott - Stoccolma - Svezia
- Narodni Gallery - Praga - Repubblica Ceca
Giuseppe Arcimboldi, Estate |
Estate
E l'estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta.
sai tu dirmi che ti porta?
Un cestel di bionde pèsche
vellutate, appena tocche;
e ciliege lustre e fresche
ben divise a mazzi e a ciocche.
Angiolo Silvio Novaro
Giuseppe Arcimboldi, Estate |
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