Chiudere gli occhi e volare sconvolto dal buon profumo dei fiori, ma io sento che c'è, è nell'aria frizzante e nei miei cambi repentini di umore.
E' nel dispiacermi ogni volta che guardo e scrollo la testa...è nella mia infanzia fatta di campane squillanti delle tiepide Pasque dei giorni passati.
E' nel mio essere fanciullo cresciuto, nella musicalità e nei grevi silenzi fatti di sguardi sbarrati nel buio notturno di quando non dormo e fisso il soffitto.
E' qui, sta arrivando coi primi tepori fatti di sudori improvvisi che gelano e ricordano l' Inverno che siamo.
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...C'era una volta un Re...
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Ci sarà ancora qualcosa a frenare le ansie dei respiri corti, a ridare orizzonti?
Si, ricordo, "sono un animale di affetti" anche se il tempo è passato ed impietosamente sofferma le rughe di fronti in perenne corruccio.
Ma è nell'aria, si sente ed il mio olfatto percepisce ed appaga. La morsa dolorosa ancora ricorda il presente e le palpebre reclamano requie, riposo.
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In particolare, nelle specie che trascorrono il periodo di ninfosi all’aperto il rivestimento cuticolare può contenere diversi pigmenti e apparire colorato di grigio, verde, marrone, bianco screziato in modo da rendere la pupa criptica nell’ambiente circostante.
Dal vostro buon Guido...
RispondiEliminaL'inganno
Primavera non è che s'avventuri
un'altra volta e cinga di tripudi
un'altra volta i rami seminudi,
tutti raggiando questi cieli puri?
Madre Terra, sei tu che trasfiguri
la vigilia dei giorni foschi e crudi?
O Madre Terra buona, tu che illudi
fino all'ultimo giorno i morituri!
Essi non piangono la sentenza amara.
Domani si morrà. Che importa? Oggi
sorride il colco tra le stoppie invalide...
Tutto muore con gioia (Impara! Impara!)
E forse ancora s'apre contro i poggi
l'ultimo fiore e l'ultima crisalide
Grazie, Signora.
RispondiEliminaIn attesa del Secondo Volume...