La notte scorre inutilmente, gli anagrammi del vero si accavallano e forse il significato è già passato, inosservato.
Il Senso latita da sempre, stolti coloro che cercano.
Cogli la verità come in uno sfasamento temporale: ciò che è stato, è.
Una preveggenza da ubriaco, con la testa pesante del mattino dopo.
Ciò che hai visto si ripete, un effetto doppler mai colto.
Perché niente s'impara.
Troppe variabili, diceva il Logico di "Furia" (Frank Herbert).
La vecchia dai denti marci dispone le carte, ingiallite come le sue dita. Il suo dire è vero, ma si tratta di una verità contorta e nodosa, un'evidenza pesante come il suo alito.
All'improvviso comprendi e vorresti fracassare il cranio dell'orrida babbiona, ma le sue menzogne svaniscono prima che tu possa spiegare al mondo ciò che non sei.
Dovevi accontentarti dei tuoi enigmi, la realtà è solo per chi la sa sopportare. Per quale motivo dovrebbe essere gradevole, solo per piegarsi ai tuoi desideri irrisolti, prismatico mutare dell'incoerente alternarsi delle tue illusioni, delle tue risolute indecisioni? Quanti ossimori del tuo Essere puoi ancora pretendere che il Caso possa tollerare?
Navighi tra le ombre, valichi portali, abbracci convinzioni senza averne alcuna.
Continua a nutrirti di illusioni e lascia il mondo a chi ha i denti per masticare la propria schiavitù: sai bene che non ti piacerebbe.
Hai sempre saputo che i tuoi mondi fatti di parole sono nient'altro che il riflesso, o addirittura la semplice proiezione delle infinite possibilità.
Ti restano solo le parole, non far finta di niente.
Tornerai a intrecciare canestri di parvenze, e anche gli altri ti crederanno, tuo malgrado. Crederanno a un'oscura maledizione, della quale solo tu possiederai la chiave. E, meno te ne importerà, più sarai libero di solcare la linea di confine dell'assurdo con la certezza di avere sfiorato l'Assoluto.
Scrivi, le porte dell'inferno sono spalancate sotto la tua estrema vertigine. Non tentare di sfuggire, ma sonda. Avrai il Potere della Parola, potente come una formula magica. Ti aspetta, per incoronarti e condannarti.
Grazie. Ancora una volta.
RispondiEliminaSo che è così, sono solo riluttante.
Scrivi, uomo, scrivi.