Diecimila sesterzi tondi m'ha chiesto
Ameana, quella puttanella fottuta,
quella puttanella dal naso deforme
mammola del gran fallito di Formia.
Parenti che l'avete in tutela,
convocate i medici e gli amici:
quella è matta. Non si guarda mai
in uno specchio? Farnetica.
Publio Valerio Catullo
Il sesterzio è stata una moneta in circolazione nell'antica Roma.
Durante la Repubblica romana era una piccola moneta d'argento, coniata raramente.
Durante l'Impero romano era una moneta in oricalco (lega di rame e zinco) di ampio modulo.
Il suo nome deriva dal suo valore originale: inizialmente valeva 2 assi e mezzo. Sesterzio deriva dal latino semis-tertius, che significa «metà del terzo» (cioè metà del terzo asse).
La sua abbreviazione HS è pure una deformazione del valore della moneta in numeri romani, dove la "S" sta per "semis", ovvero "metà".
Nell'uso arcaico i numeri venivano indicati da una linea orizzontale mediana: inizialmente quindi l'abbreviazione era IIS, semplificata poi dall'uso in HS.
Quattro sesterzi formano un denario.
( da Wikipedia).
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