Alle canne viene un brusio.
Agli uccelli viene un sussurro.
La porta aperta, scarso lo sguardo
e un messaggio partito verso il Non Dove della pianura.
Una vacca sotto gli abeti,
l’eternità sulle siepi.
Allo stelo di ogni foglia una fantasia appesa
e niente parole,
niente nomi.
In basso, una strada incolore. In alto, un armonico sole.
Sohrāb Sepehri
Disastrosi esseri uccidiamo
il mondo, la madre terra;
siamo essere ammorbanti,
finiremo infettati e morti...
Nessun commento:
Posta un commento