Per immaginare in genere si intende il rappresentare alla propria fantasia persone, cose, avvenimenti in forma di immagini.
Nell’unicità del suo significato generico, il verbo ha una ricca varietà di accezioni particolari, secondo che l’oggetto concepito dall’immaginazione sia desunto direttamente dalla realtà, o sia un’interpretazione, talora erronea, di fatti reali, o sia infine creato dalla fantasia stessa.
In quasi tutti i suoi significati, è assai comune, accanto a immaginare, la forma immaginarsi (cioè «immaginare a sé, dentro di sé»), che meglio esprime il carattere interiore, soggettivo, dell’attività immaginativa, astratta dai suoi rapporti con la realtà.
(TRECCANI)
Resisteremo a questo gioco di ombre
ai dubbi al vivere sadico di attese
ai fraintendimenti strabici di un anno
brucato di assenze e di vuoti da riempire.
Un giorno sapremo apprezzare forse
anche il nostro esilio le vite deformate
la carezza dei libri le telefonate le sere
di sconcerto senza luna e nel sangue
le morti voraci che il cuore non regge.
Divenire è vivere vorace cambia luce
come in ogni tempo pulsa assedia
ma il futuro trabocca ogni immaginare.
Maria Allo
Immagino corpi senza peso e dolori,
abbracci anche senza passione;
immagino visi che accarezzano sguardi,
immagino e sento quel forte calore...
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