Senti che non c’è più respiro
tutto avanza nel respiro
tutto ci acceca nel poco tempo
in ciò che sarà splendente
nella fragile luce del mattino.
Baciami, abbracciami prima del livore
prima ancora che non so
abbracciami con le parole che non ci
saranno, portate dal dolore delle rondini:
Noi verremo ancora qui
nella casa che hai custodito per noi sotto la grondaia
per noi, solo per noi.
Non uccideteli i poeti
lasciateli senza niente coi loro occhi indecenti
buttate i vostri giocattoli sulla riva del
tempo, sarete e non sarete
nei sogni confusi del pioppo.
Ecco, è primavera qui
ho la camicia rosa
la sciarpa azzurra che mi protegge dalle parole
fragili come le vostre perdite nel mattino.
Sono ancora qui e vi scrivo
per non morire.
(Sortino, 1961)
Sebastiano Aglieco
da Infanzia resa - Il Leggio Editrice, 2018
veleni, cemento.
Ho ancora vivi un paio di ricordi,
mi fanno del male, la stupidità
di un fanciullo, quella di un ragazzo...
Gujil
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