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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 25 ottobre 2021

Sulla soglia... (che ancora varcai)


 
Vincent Van Gogh
“Sulla soglia dell’eternità” di van Gogh è stato realizzato nel maggio 1890, mentre si trovava all’ospedale di Saint-Rémy-de-Provence per delle cure psichiatriche.
 
Quel che mi duole non è

Quel che mi duole non è
Quello che c’è nel cuore
Ma quelle cose belle
Che mai esisteranno.

Sono le forme senza forma
Che passano senza che il dolore
Le possa conoscere,
O sognarle l’amore.

Come se la tristezza
Fosse albero e, una ad una,
Le sue foglie cadessero
Tra il sentiero e la bruma.

Fernando Pessoa

l'autunno sta passando senza ch'io veda
nell'attimo di volo non scorgo le rondini;
le mattine sul fiume rintracciano cose,
pensieri si staccano come inutili scaglie ...


Il dipinto ad olio è basato su una precedente litografia; le sue dimensioni corrispondono a 80 x 64 cm, ed oggi è conservato al Museo Kroller-Muller di Otterlo, in Olanda.
Il signore raffigurato è un veterano di guerra di nome Adrianus Jacobus Zuyderland. Quest’uomo molto probabilmente era stato conosciuto dall’artista qualche anno prima durante le sue cure di convalescenza, e solo in un secondo momento divenne modello per quest’opera.
Il dipinto pone al centro una figura seduta, con il corpo ripiegato su se stesso e le mani chiuse a pugno, pronte a nascondere il suo volto. Un uomo ormai anziano e privo di forze, sul punto di non essere più capace di reagire ai propri stati d’animo, un peso interiore che lo schiaccia e non basterebbe strapparsi la pelle di dosso per arrivare a prenderlo e a gettarlo via.
La sua posizione lascia intravedere una situazione tragica, piena di sofferenza e di devastazione, una condizione di impotenza dinnanzi il proprio dolore.
(dalla rete)

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