Anima, andremo, sì, per vie serene
e lontano, tra i monti, a salvamento:
alle cerule soglie d'un convento
stenderemo sull' erba nostre pene.
Cori sommessi udremo, e cantilene
pie di compagni e favole di vento:
beveremo nei calici d'argento:
faremo un nido delle nostre vene!
Ma passeranno l'albe per la valle
e le notti stellate, come fiumi:
a piedi scalzi, un dì, verrà la morte.
Tremeranno, di brividi, le porte:
crudeli mani accecheranno i lumi:
andrai piano gemendo, anima, sola!
Alberto Tarchiani
da "Piccolo libro inutile"
Amen è un termine ebraico ricorrente nella Bibbia che può essere tradotto con "e così sia",
anche se naturalmente la formula racchiude un ventaglio di significati
ben più ampio e profondo, soprattutto quando utilizzato in un contesto
religioso. Tuttavia, come già accennato, la parola è ormai entrata a far parte della lingua italiana, dove esprime un senso di conclusione (es: «amen, ormai la faccenda è finita») o di brevità («Ti ha fatto male la puntura? No, è stato velocissimo, si è tutto risolto in un amen».
la vita dei se in sè ripone cose
attimi segnati da fugaci fiammate;
ripongo il mio cuore nel gelo dell'anima
e richiudo piano il passaggio, la via... amen
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