Protocollo cittadino #17
le lunghe file di carri si sono impresse,
i campi di allora corsie di freddo catrame,
vorrei tornare ad un carro di fieno, un cavallo,
due contadini fratelli stremati da cote e ranza;
rimango qui, coi miei ricordi di ieri, passati,
e quelli di oggi, una lunga fila di carri...
Gujil
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Hyeronimus Bosch
"Il carro di fieno"
Nel pannello centrale è il carro di fieno e la confusione che scatena
il suo passaggio. In esso, forse memore della tradizione italiana dei Trionfi,
l'artista rappresentò il proverbio, dedicato all'avidità, che dice: «Il
mondo è come un carro di fieno, ciascuno ne arraffa quel che può».
Sulla cima del carro si svolge un concertino, a cui partecipano
anche un angelo, che si rivolge in preghiera a Gesù apparso in cielo, e
un demonio azzurro col naso a tromba e con la coda di pavone, simbolo di
vanità. Dietro di loro si vede un cespuglio, in cui una coppia di
contadini si bacia. La civetta è simbolo dell'inganno, mentre il demonio
azzurro, con la sua dolce musica, rappresenta l'adescameno suadente al
peccato. La civetta era infatti usata nella caccia per attirare altri
uccelli col suo richiamo, mentre la tromba del demone rimanda al verbo
olandese trompen che significa ingannare.
Evidente è il richiamo a un'allegoria della vita, tra piaceri,
tentazioni e interventi angelici. La visione pessimistica di Bosch è
evidenziata dal fatto che il corteo del carro sia trascinato da diavoli
verso destra, cioè verso il pannello con l'Inferno. In basso, attorno al
carro, si dimenano i personaggi di ogni estrazione sociale per
accaparrarsi il fieno,
anche con forconi, scale e altri strumenti, finendo per litigare tra di
loro (le due donne), se non addirittura uccidersi (l'uomo col cappello
che sgozza un altro uomo), con lieve conforto dei religiosi, come il
frate che cerca di trattenere, con poco slancio, la donna infuriata..
Dietro il carro si dispone un corteo, guidato dal Re di Francia, dal Papa e dall'Imperatore.
In primo piano si vede poi una serie di personaggi, singoli o in
coppia, che raffigurano un'articolata casistica di peccati umani (da Wikipedia).
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