Rinvio calcolato
Bella esce dal porto la nave. Il fumo rosa
nella polvere d'oro della sera. Dunque,
per quante volte ti abbiano rifiutato o tu abbia rifiutato,
una casa bianca sul colle chiede il tuo sguardo,
un bambino si bagna i piedi in mare sorridendo,
un uccello di notte canta anche per te.
Dunque, rinviamo di nuovo; incoroniamo
sul vetro incrinato questa piccola farfalla.
Karlòvasi (Samo), 29.VI.87
nella polvere d'oro della sera. Dunque,
per quante volte ti abbiano rifiutato o tu abbia rifiutato,
una casa bianca sul colle chiede il tuo sguardo,
un bambino si bagna i piedi in mare sorridendo,
un uccello di notte canta anche per te.
Dunque, rinviamo di nuovo; incoroniamo
sul vetro incrinato questa piccola farfalla.
Karlòvasi (Samo), 29.VI.87
Ghiannis Ritsos
da "Molto tardi nella notte"
traduzione di Nicola Crocetti
Rinvio
[rin-vì-o] s.m. (pl. -vii) - dalla rete
1.- Azione di rimandare qlco. al luogo di provenienza, di restituire qlco. a qlcu.: r. di una lettera al mittente; in partic. nel l. sport., rilancio della palla verso la metà campo avversaria
2.- Indicazione con cui si rimanda il lettore ad altra parte del testo o ad altro testo, ed eventuale segno usato
SIN rimando: rinvio alle note
3.- Posticipazione ad altra data SIN differimento: ottenere un r.
bisognerebbe sempre rinviare le cose brutte,
cercare di rimandarle fino alla scomparsa;
in balia degli eventi il mondo si consuma
e noi, si fa finta ancora di non vedere...
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