L'allusione
Allusioni
Nel corridoio con le mattonelle bianche e nere
abbandonato un cesto di mele. La finestra
dava sul mare. Cinque pescatori trasportavano
un enorme pescecane squartato. Il sangue
gocciolava sulla strada carraia. Quando entrai nella sala
da pranzo
vidi posato sulla macchina per cucire
un mazzo di carote. Oh, anni infantili dimenticati,
anni senza sospetti, ipnotizzati dal bel sole
tra due ignoti miracoli. Il grande libro
era chiuso sulla sedia di paglia del giardino.
è una figura retorica e consiste nell'uso di un sostantivo,
spesso derivato da un fatto storico o comunemente noto,
spesso derivato da un fatto storico o comunemente noto,
che abbia un rapporto di somiglianza con l'oggetto in questione.
Allusioni
Nel corridoio con le mattonelle bianche e nere
abbandonato un cesto di mele. La finestra
dava sul mare. Cinque pescatori trasportavano
un enorme pescecane squartato. Il sangue
gocciolava sulla strada carraia. Quando entrai nella sala
da pranzo
vidi posato sulla macchina per cucire
un mazzo di carote. Oh, anni infantili dimenticati,
anni senza sospetti, ipnotizzati dal bel sole
tra due ignoti miracoli. Il grande libro
era chiuso sulla sedia di paglia del giardino.
Karlòvasi, 2.VII.8
Ghiannis Ritsos
traduzione di Nicola Crocetti
Esempi:
Allusione mitologica:
«un labirinto» (un intrico di strade) Allusione storica:
«vittoria di Pirro» (un successo ottenuto a caro prezzo)
Allusione letteraria:
«un don Abbondio» (un vigliacco)
(da wikipedia)
alludere a qualcosa, a qualcuno,
siamo spesso finzioni e falsità;
eppure rimane un fondo di noi,
quasi fosse affiorare nascosto...
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