Poi piove come se non dovesse smettere,
agosto non riprendesse la corsa,
le stagioni sull’orlo della grotta
fermate al fronte, e la mente che pensa:
“fosse cosí, non prendesse la mola
a macinare ancora (il gesto in aria),
non dovesse la macina schiacciare
ancora una stagione maturata”.
Diventa blu e cenere la stella
polare della vita, si riveste
di tenerezza il manto già regale.
Cominciano a venire dalle porte
gli invitati mandati fuori a un gesto,
i già esclusi dal tempo a rifiorire.
Daniele Piccini
Inizio fine
agosto non riprendesse la corsa,
le stagioni sull’orlo della grotta
fermate al fronte, e la mente che pensa:
“fosse cosí, non prendesse la mola
a macinare ancora (il gesto in aria),
non dovesse la macina schiacciare
ancora una stagione maturata”.
Diventa blu e cenere la stella
polare della vita, si riveste
di tenerezza il manto già regale.
Cominciano a venire dalle porte
gli invitati mandati fuori a un gesto,
i già esclusi dal tempo a rifiorire.
Daniele Piccini
Inizio fine
le cose si velano d'acqua,
il freddo solidifica la patina
e dentro si rimane in attesa...
Cosa aggiungere, un po' di ottimismo; sotto la pioggia ci si bacia, si piange, ci si bagna per non correre o si corre per non bagnarsi o si spalancano le braccia per bagnarsi di più, quando finalmente piove dopo giorni di secco. Tutti ci siamo sentiti scoraggiati, prima o poi, a uscire di casa in un giorno di pioggia, quando fuori è tutto grigio e umido, ma da bambini ci siamo divertiti a saltare nelle pozzanghere, e c’è sempre che di nostalgico e confortevole nelle domeniche passate sotto le coperte, al caldo, “a sentire come viene giù” come dice Lorenzo Cherubini nella sua canzone (dalla rete modificato).
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