Origine: latina
Onomastico: 4 Agosto
Segno Zodiacale: Capricorno
Numero portafortuna: 8
Colore: verde
Pietra: smeraldo
Metallo: mercurio
E' un nome molto diffuso in tutta Italia, soprattutto al Sud.
Deriva dal latino domìnus, "signore", e assume il significato cristiano di, "consacrato al Signore", cioè "a Dio", fin dal IV secolo.
Successivamente venne usato anche per i figli nati la domenica.
Nel Duecento ci fu una nuova rivalutazione del nome grazie a s. Domenico di Guzman, fondatore dei Domenicani, morto a Bologna nel 1220.
Nel Duecento ci fu una nuova rivalutazione del nome grazie a s. Domenico di Guzman, fondatore dei Domenicani, morto a Bologna nel 1220.
Tra i santi si ricorda anche San Domenico Savio, morto nel 1857.
Numerosi i derivati da questo nome: Menico, Dominica, Micuccia e i diminutivi Domenichina e Mimmo.
Non va poi dimenticato Meneghino, la maschera di Milano.
Tra i personaggi celebri, il pittore rinascimentale Domenico Ghirlandaio, il pittore spagnolo del Cinquecento Domenico Theotokòpulos, detto "El greco" per la sua origine cretese; i Musicisti del settecento Scarlatti e Cimarosa (seconda metà del Settecento), lo scrittore contemporaneo Domenico Rea e il cantautore Domenico Modugno.
Non va poi dimenticato Meneghino, la maschera di Milano.
Tra i personaggi celebri, il pittore rinascimentale Domenico Ghirlandaio, il pittore spagnolo del Cinquecento Domenico Theotokòpulos, detto "El greco" per la sua origine cretese; i Musicisti del settecento Scarlatti e Cimarosa (seconda metà del Settecento), lo scrittore contemporaneo Domenico Rea e il cantautore Domenico Modugno.
Il vulcano lo simboleggia; tutto in lui è fuoco che cova, eruzione energia, e tutto ciò che tocca diventa incandescente: amore, amicizia, professione, ideali e sogni. Se l'intelligenza e un pizzico di fortuna sono dalla sua Domenico riesce a realizzare le proprie aspirazioni altrimenti la sua energia si trasforma in brace sotto la cenere, in una fiammella che aspetta il legno migliore per poter ardere di nuovo furiosamente (dalla rete).
Peppino Rotondo, domenica a Pagliarelle |
E' Domenica
Freddo e chiaro,
lontano si sente il silenzio
mattutino, quello vero;
passanti distratti
schivano foglie bagnate,
tra i rami del noce
intravedo montagne, lontane.
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
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