Sogno, produzione psichica che ha luogo durante il sonno ed è caratterizzata da emozioni, percezioni e pensieri relativi a persone, situazioni o oggetti generalmente vissuti dal sognatore come reali e solo più raramente accompagnati dalla consapevolezza della loro irrealtà. Nei sogni le caratteristiche dell'esperienza cosciente diurna sono notevolmente alterate. In particolare, la coscienza onirica è totalmente svincolata dalla necessità di adattamento all'ambiente esterno reale ed è interamente governata dalle leggi dell'affettività, che prescindono dalle norme logiche e sociali; lo spazio e il tempo sono irreali, cioè il soggetto può essere contemporaneamente in due posti diversi, e insieme attore e spettatore della medesima scena; non vale il principio logico dell'«identità», per cui, per esempio, la persona sognata può essere vissuta dal sognatore come due diverse persone contemporaneamente e senza contraddizione. Queste caratteristiche rendono conto della difficoltà di tradurre il sogno nel linguaggio logico-discorsivo dell'esperienza diurna, come pure della necessità di ricorrere - a tale scopo - all'operazione definita da Freud «elaborazione secondaria», che consiste nella ristrutturazione del sogno in forma comprensibile e consequenziale. Un'altra caratteristica dell'esperienza cosciente onirica, nota fin dall'antichità, è costituita dal valore simbolico dei suoi contenuti; in proposito, Freud ha parlato di «simbolizzazione» onirica. Lo studio empirico dell'esperienza onirica, condotto con categorie psicologiche, può essere fatto risalire all'inizio del secolo scorso, quando risultò chiaro che le stimolazioni esogene sul corpo del soggetto dormiente svolgono un certo ruolo nella determinazione dei contenuti onirici, e che in questo processo le percezioni oniriche risultanti sono sempre di natura visiva e auditiva, anche se le stimolazioni interessano altri sensi. Sempre all'inizio del secolo scorso si scoprirono altri dati interessanti, come il fatto che il cieco nato sogna solo immagini auditive, mentre in chi diventa cieco dopo l'infanzia il sogno continua a essere caratterizzato prevalentemente da immagini visive. Tuttavia, queste e altre scoperte hanno solo una limitata portata esplicativa; pertanto il vero inizio dell'indagine scientifica sul sogno si colloca nel nostro secolo, in coincidenza con la pubblicazione, da parte di Freud (nel 1900), L'interpretazione dei sogni, opera fondata sull'analisi rigorosa dei sogni dell'autore stesso (dalla rete).
Sogno
Ho visto in sogno mio padre: «Tu qui?»
Timido e triste rideva: «Non vieni?»
O rive, o infanzia, o frangenti sereni,
voi tornavate, nel calante dì?
Tutto tornava. Eppure vano, oh fu,
al nembo che vi spense, onde fulgenti,
contendere e alla rena i lievi, argentei
suoi capelli, e all'oblio più che un sospiro.
Ho visto in sogno mio padre: «Tu qui?»
Timido e triste rideva: «Non vieni?»
O rive, o infanzia, o frangenti sereni,
voi tornavate, nel calante dì?
Tutto tornava. Eppure vano, oh fu,
al nembo che vi spense, onde fulgenti,
contendere e alla rena i lievi, argentei
suoi capelli, e all'oblio più che un sospiro.
Giorgio Bassani
capelli candidi
e spirito indomito;
così sei ai miei occhi
mentre lotti
senza lamenti...
senza lamenti...
chissà dove...
chissà...
chissà...
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