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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 24 gennaio 2010

Letargico



Niente!

La fresca considerazione mattutina sta incastrata nell'intercapedine di un pensiero ricorrente che mi assilla sa tempo ed è stata oggetto di discussione con un'amica alcuni giorni fa.
Perchè non e possibile decidere autonomammente sulla possibilità di andare in letargo durante i mesi più freddi e bui dell'anno?
Il tutto anche se animato da logiche a volte incomprensibili deve comunque ricondursi alla necessità che ognuno di noi ha nei confronti del periodo invernale e deve anche, ovviamente tenre in sonsiderazione il fatto che, se letargo deve essere, questo non deve andare a discapito della lunghezza della vita (dormire si ma con la possibilità di recuperare i giorni dormiti in un allungamento proporzionale della propria vita. Non dico 1 a 1 ma almeno 1 a due, mi spiego meglio, ad ogni due giorni di letargo invernale deve corrispondere un giorno di veglia estiva in più).
La logica e la proposta potrebbero reggere, il vero problema e che non si sa a che rivolgersi per questo "do ut des" concettuale.
Potrebbe comunque essere moilto interessante.

La parola letargo deriva dal greco e significa: "stato di torpore simile a sonno profondo".
Ci sono degli animali che per sopravvivere alle rigide temperature dell'Inverno cadono in uno stato di "ibernazione" in cui spendono pochissima energia utilizzando il grasso corporeo che hanno accumulato d'Estate.
Questo torpore è tipico di alcuni mammiferi come ad esempio il ghiro e l'orso.
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