Io vedo, su per la ripida
china del tetto, vedo già il sole
a scaglie, lungo le tegole
ispide, che oltre il colmo
sale, lascia l'inutile
clivo del senso, ma lo rapisce,
in alto, il cielo ancora
dorato, il ciel della sera,
e nella luce, dove le rondini
ancora per poco, volando
e rivolando sconvolgono
il filo tessuto con calma
dall'ora sovrana, solo
resta lassù a ricrearsi
delle smaglianti sue immagini,
solo le crea, solo alla supplice
prece che ascende da noi
fedeli alla pace consente
la notte, consente l'indomita
requie notturna sui tetti.
Carlo BETOCCHI, - "Dalla verde persiana" in "L'Estate di San Martino"
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