‹... ùltima ...›
(lat. «la Speranza ultima dea»).
- TRECCANI -
Frase latina spesso usata per
significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino
all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta
tra gli uomini, a consolarli, anche quando tutti gli altri dèi
abbandonano la terra per l’Olimpo.
Cfr. il detto popolare la speranza è l’ultima a morire, e v. anche il verso dei Sepolcri citato nella voce speme.
Speranza
Il gigantesco rovere abbattuto
l'intero inverno giacque sulla zolla,
mostrando in cerchi, nelle sue midolla
i centonovant'anni che ha vissuto.
Ma poi che Primavera ogni corolla
dischiuse con le mani di velluto,
dai monchi nodi qua e là rampolla
e sogna ancora d'essere fronzuto.
Rampolla e sogna - immemore di scuri -
l'eterna volta cerula e serena
e gli ospiti canori e i frutti e l'ire
aquilonari e i secoli futuri...
Non so perché mi faccia tanta pena
quel moribondo che non vuol morire!
Guido Gozzano
da "La via del rifugio"
"spes" ultima dea per l'uomo,
nei ricordi, nei momenti, in tutto;
disperazione e dolore ripongono in lei,
la gioia, serena sorella, in disparte
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