L'ultima parola della poesia, evidenziata dalle virgolette, suggerisce che la parola del primo verso possa essere "addio" o, comunque, una parola che comporti separazione, oblio; perciò anche la morte può essere il soggetto dei versi, perché dove cade c'è qualcuno che viene insignito dei gradi dell'immortalità esalando l'ultimo respiro.
L'oscillazione fra morte e separazione continua nella seconda strofa, dove l'inizio fa pensare più alla prima, onnipresente e sempre vittoriosa, mentre i quattro versi finali spostano il senso più verso la seconda, con quel "tiratore" dalla vista acuta che centra il bersaglio-anima facendone svanire non solo l'esistenza ma anche il ricordo. La versione riportata sopra è quella trascritta nei fascicoli, mentre un'altra copia, praticamente identica a parte qualche variante nella punteggiatura, fu inviata a Susan, fatto questo che può far pensare a una parola concreta, pungente come una spada, detta dall'amica d'infanzia ora cognata, vicina di casa ma ormai lontana dall'intimità degli anni precedenti.
There is a word Which bears a sword Can pierce an armed man - It hurls it's barbed syllables And is mute again - But where it fell The saved will tell On patriotic day, Some epauletted Brother Gave his breath away. Wherever runs the breathless sun - Wherever roams the day, There is it's noiseless onset - There is it's victory! Behold the keenest marksman! The most accomplished shot! Time's sublimest target Is a soul "forgot"! | C'è una parola Che regge una spada Può trafiggere un uomo armato - Scaglia le sue acuminate sillabe Ed è muta di nuovo - Ma dove è caduta Gli scampati diranno Nel patriottico giorno, Che qualche decorato Fratello Esalò l'ultimo respiro. Ovunque corra l'affannato sole - Ovunque vaghi il giorno, Là è il suo silenzioso assalto - La è la sua vittoria! Osserva il tiratore più acuto! Il colpo più centrato! Il più sublime bersaglio del Tempo È un'anima "dimenticata"! |
Emily Dickinson
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