Chiudendo il libro
Libro palese e segreto,
Nato dal tristo mio core,
Come da zolla di greto
Nasce un selvatico fiore;
Libro, ove l’arte raffrena
In molli serti di rime
Un aere spirto, e la pena
Con dolce canto redime;
O libro del mio passato,
O memore libro, in cui
Vaneggia quel trasognato
E quel deluso ch’io fui;
Dalle bugiarde lusinghe
Sciolto lo spirito ignudo,
Sotto quest’ombre solinghe,
Ecco, per sempre, ti chiudo;
E con la mano che trema,
Nell’ora muta e decline,
Sulla tua pagina estrema
Scrive la parola: Fine.
Arturo Graf
ed un nuovo inizio,
un nuovo capitolo,
quasi sempre,
età permettendo
e ad occhi aperti...
Nessun commento:
Posta un commento