Il primo passante che cammina;
il grido gaio del primo venditore;
lo spalancarsi della prima porta,
delle prime finestre - sono il canto
delle strade al mattino.
il grido gaio del primo venditore;
lo spalancarsi della prima porta,
delle prime finestre - sono il canto
delle strade al mattino.
I passi dell'ultimo viandante;
il grido dell'ultimo venditore;
porte e finestre che si chiudono -
sono il canto elegiaco che si ode
quando fa sera per le strade.
il grido dell'ultimo venditore;
porte e finestre che si chiudono -
sono il canto elegiaco che si ode
quando fa sera per le strade.
Costantino Kavafis
Traduzione di Nicola Crocetti
L'Elegia è un componimento poetico in distici (esametro più pentametro), detti appunto elegiaci. Le elegie greche e romane, in origine di vario argomento, finirono per acquisire un tono mesto e sognante, atto a esprimere il dolore per eventi funesti, passioni non corrisposte, lontananze nostalgiche. Nel Sette-Ottocento l'elegia rivisse in rifacimenti dell'antico metro in J.W. Goethe, F. Hölderlin, G. Carducci, G. D'Annunzio.
Elegia, di William-Adolphe Bouguereau, 1899 |
sostantivo femminile
[dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος
(voce di etimo e significato originario incerto)
che indicò il distico elegiaco].
– TRECCANI -
[dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος
(voce di etimo e significato originario incerto)
che indicò il distico elegiaco].
– TRECCANI -
1.
a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro) detti appunto elegiaci, in origine di argomento e tono vario e poi sempre più improntato a un tono, meditativo e malinconico, di compianto per una condizione d’infelicità di varia origine (morte o lontananza di persone care, amore non corrisposto, ecc.): le e. di Mimnermo, di Simonide, di Callimaco, ecc. (in Grecia), di Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc. (in Roma). In epoca medievale e moderna, componimento di vario argomento, riproducente (in modo adeguato alla metrica volgare) il distico classico, o poesia di vario metro e persino prosa, caratterizzati dallo stesso tono sentimentale e lirico dell’elegia classica: l’Elegia di Arrigo da Settimello; l’Elegia di Madonna Fiammetta del Boccaccio; le Elegie romane di Goethe.
b. In senso collettivo, la poesia elegiaca di una letteratura, di un periodo, o anche di un singolo autore: l’e. romana; l’elegia di Properzio.
2.
Componimento vocale-strumentale sul testo di un’elegia, o anche solo strumentale, ispirato, in forme varie, al tono elegiaco.
percorsi nel tempo,
ecco le mie di strade,
sassi sconnessi,
buche profonde;
sentieri ristretti che sfociano,
a volte come elegie,
in deliziose radure...
Nessun commento:
Posta un commento