sabato 31 luglio 2021

Antico sospeso

Potremmo definire qualcosa di sospeso come la rappresentazione di un fatto accaduto o in accadimento temporaneamente revocato o interrotto.
Insomma come qualcosa di non ancora finito ma solo rinviato nel tempo (dalla rete).

Antico sospeso
 
Quel sospeso antico corrode
ogni senso, attimi di indicibile umido
nel cuore una tacca profonda.
Il vuoto come libera scelta obbligata
la mente, i sospiri, le ansie infinite
e il corso del tempo ritorna.
Vorrei essere un unico fiato
unito, congiunto, affranto
dall'incedere lento d'estate.
Un sogno, un pensare un contesto
e siamo insieme nell'aria
come uccelli marini a volare
le infinite distese dell'anima. 
 
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
 

 
Qualcosa di antico è un fatto accaduto o attuato in un'età remota (per lo più oggetto di sottinteso apprezzamento), e per questo qualitativamente dissimile rispetto alla corrispondente realtà moderna o contemporanea: di antichi fatti Certo udisti sonar dell'Ellesponto I lidi (Foscolo); un a. palazzo ; un'a. leggenda (dalla rete).
 

venerdì 30 luglio 2021

Poesia e riflesso

Bivacco notturno al monastero sui monti
Allungo la mano, afferro le costellazioni
Non oso parlare ad alta voce
Ho paura di svegliare chi sta sopra il cielo.

Li bai

se silenzio è risposta, che sia,
la notte allunga ore dilatate, stanche;
un presidio di speranza acclama voci,
ma è silenzio, assordante silenzio...

giovedì 29 luglio 2021

Giorni di minime #70

vivo impotente l'alba che arriva
sogno, mi sveglio, comporto dinamiche solitarie,
non penso che ad altro e mi storno
nel vivere intenso che ancora mi sento;
vorrei attimi più intimi, condivisi,
oracolo stranito mi preme sul petto,
ritorco contro me stesso il senso,
prevale un senso di vago...

Gujl
 

mercoledì 28 luglio 2021

Le mie montagne

Le montagne

Occupano come immense donne
la sera:
sul petto raccolte le mani di pietra
fissan sbocchi di strade, tacendo
l’infinita speranza di un ritorno.

Mute in grembo maturano figli
all’assente. (Lo chiamaron vele
laggiù – o battaglie. Indi azzurra e rossa
parve loro la terra). Ora a un franare
di passi sulle ghiaie
grandi trasalgon nelle spalle. Il cielo
batte in un sussulto le sue ciglia bianche.

Madri. E s’erigon nella fronte, scostano
dai vasti occhi i rami delle stelle:
se all’orlo estremo dell’attesa
nasca un’aurora

e al brullo ventre fiorisca rosai.

Antonia pozzi
Pasturo, 9 settembre 1937

le mie montagne sono là, aspettano
un ritorno, un feeling spezzato ma forte;
sono stato sereno tra loro, ora piango
eppure le sento ancora, possenti, nel cuore...

martedì 27 luglio 2021

Chiedi alle montagne

Se mi ascolti prova a chiedere,
chiedi alle possenti montagne
alla loro pace, ai silenzi;
in attesa che il tempo si colmi...

 

Ask the Mountains

Non venire dopo
Don't come after
Non venire dopo
Don't come after
Non venire dopo
Don't come after

Vieni
Come
Vieni
Come
Vieni

Come
Vieni
Come

Non venire dopo
Don't come after
Non venire dopo
Don't come after
Per favore, non seguirmi
Please don't follow me along
Quando leggerai questo me ne sarò andato
When you read this I'll be gone

Chiedi alle montagne
Ask the mountains
Sorgenti e fontane
Springs and fountains
Perché non poteva andare avanti?
Why couldn't this go on?
La nostra felicità non potrebbe continuare?
Couldn't our happiness go on?
Chiedi al sole che illumina il cielo
Ask the sun that lightens up the sky
Quando la notte cede, per dirti perché
When the night gives in, to tell you why

Chiedi alle montagne
Ask the mountains
Boschi selvaggi, altopiani
Wild woods, highlands
Chiedi al verde nei boschi e negli alberi
Ask the green in the woods and the trees
La brezza fredda che arriva dal mare
The cold breeze coming in from the sea

Sorgenti e fontane
Springs and fountains
Chiedi alle montagne
Ask the mountains
Sorgenti e fontane
Springs and fountains

Chiedi alle montagne
Ask the mountains

Sorgenti e fontane
Springs and fountains
Chiedi alle montagne
Ask the mountains

Sorgenti e fontane
Springs and fountains
Chiedi alle montagne
Ask the mountains

Chiedi al sole che illumina il cielo
Ask the sun that lightens up the sky
Quando la notte cede, per dirti perché
When the night gives in, to tell you why

Dillo alle montagne
Tell the mountains
Sorgenti e fontane
Springs and fountains

Perché non poteva andare avanti?
Why couldn't this go on?
La nostra felicità non potrebbe continuare?
Couldn't our happiness go on?

Perché non poteva andare avanti?
Why couldn't this go on?
La nostra felicità non potrebbe continuare?
Couldn't our happiness go on?

Vangelis

lunedì 26 luglio 2021

La montagna nel cuore

La tua vita è giovane, il tuo sentiero lungo;
tu bevi in un sorso l’amore che ti portiamo,
poi ti volgi e corri via da noi.
Tu hai i tuoi giochi e i tuoi compagni.
Non vi è colpa se non ti resta tempo per pensare a noi.
Noi, invece, abbiamo tempo nella vecchiaia
di contare i giorni che son passati, di rievocare
ciò che le nostre annose mani hanno dimenticato per sempre.
Il fiume corre rapido tra gli argini, cantando una canzone.
Ma la montagna resta immobile, ricorda e veglia col suo amore.
 

Rabindranath Tagore

montagne possenti proteggono segreti
vaga la mente i percorsi duri di profumi,
le lente boccate d'aria, il vento e la luce;
nel cuore la cima più alta non ancora scalata...

domenica 25 luglio 2021

Sole e luna

Con alterna chiave

Con alterna chiave
tu schiudi la casa dove
la neve volteggia delle cose taciute.
A seconda del sangue che ti sprizza
da occhio, bocca ed orecchio
varia la tua chiave.

Varia la tua chiave, varia la parola
cui è concesso volteggiare coi fiocchi.
A seconda del vento che via ti spinge
s'aggruma attorno alla parola la neve.

Paul Celan
da "Di soglia in soglia"

 

 riusciremo a trovare equilibri e magie
quando luna e sole per un attimo solo
si riescono a toccare, al crepuscolo allora
il tempo dilaterà i suoi spazi solo per noi...

 

E' difficilissimo trovare un equilibrio che regga,
soprattutto quando è in bilico il vivere quotidiano,
il nostro banale, reiterato presente,
eppure dovremmo dare spazio alla realtà che preme,
a quello che desideriamo noi,
reprimere non fa altro che ingrigire ulteriormente l'anima

produce e alimenta sentimenti contrastanti e compressi;

viviamo una vita imprescindibile, unica, nostra,
dovremmo cercare di trovare gli spazi, il tempo,
la
violenza con noi stessi è sempre deprecabile
negarci della gioia possibile fa solo del male...

Gujil 

sabato 24 luglio 2021

Protocollo cittadino #49

 
 
forse la riflessione è necessaria
si deve raggiungere il momento importante
riuscire a capire la linea di confine,
perpetrando situazioni borderline siamo
vulnerabili cose di fronte al mondo;
la continua catarsi è frenata
dalla mente, dal momento, dalla contingenza
eppure credo ancora possibile
trovare una via, un sistema che permetta
di rimarginare crepe antiche, lontane
e dare sollievo, una via celata
dove camminare dimentichi di tutto il resto,
dove assaporare attimi indicibili
e sentirsi dentro giovani e sereni...
 
Gujil

venerdì 23 luglio 2021

Il salice tra pensiero, Haiku, riflesso

Ancora un bellissimo haiku
per regalare sensazione di pace,
per ricacciare i malinconici pensieri
dentro l'anima profonda.
La vita è fatta di momenti catartici e banali,
mettiamoli tutti insieme
e viene fuori quello che siamo davvero.


 Tra la barca e la riva
a separarci si alza
un salice.

Masaoka Shiki

 

alberi pieni di foglie e vita,
la mia, confusa discesa;
nel gesto di un attimo
ritrovo me stesso, ancora...


Il termine Salice ha origini celtiche e il suo significato è “vicino l'acqua”.
Il Salice sia dal punto di vista prettamente simbolico che naturale è fortemente legato all'elemento acqua e alla magia insita in essa.
Per i Celti in particolare e per altri popoli in generale, il Salice era considerato una divinità femminile e il suo culto, legato ai cicli lunari e alla fecondità, ricoprì sempre una grande importanza nel corso dei secoli.
Nella Grecia antica il Salice era considerato, per eccellenza, l'albero in connessione con l'aldilà (dalla rete).

giovedì 22 luglio 2021

Giorni di minime #69 (corsia preferenziale)

gli aspetti che non curiamo ci dicono
molto, tante cose nascoste,
siamo apparenze, delusioni, istanti
in un turbinio di sensazionali stupidaggini;
le corsie preferenziali inducono
a errori pachiani, grossolani, stolti
come pensare di essere immune.
Troviamo percorsi alternativi,
facciamo ridicole comparsate inutili
in un rescendo di frivolezze,
niente favole, reale...

Gujil
 
Secondo il Codice della Strada, la corsia preferenziale è la parte della carreggiata riservata alla circolazione dei mezzi pubblici (autobus di linea, tram e taxi) e di emergenza. Le corsie preferenziali vengono create nel secondo dopoguerra, durante il boom economico degli anni Sessanta e Settanta. L’esigenza nasce dall’aumento del traffico privato e dal voler evitare l’imbottigliamento dei mezzi pubblici. La corsia preferenziale ha una segnaletica orizzontale specifica che indica quali veicoli sono ammessi al suo interno. Inoltre, segue lo stesso senso di marcia veicolare della strada. Allo stesso tempo, ci sono corsie preferenziali contromano rispetto al senso di marcia; in questo modo vengono evitate intromissioni e invasioni da parte dei guidatori più distratti. Le corsie preferenziali vengono circoscritte anche da cordoli per evitare che si parcheggi dentro alle stesse limitandone l'uso e la viabilità (dalla rete).

mercoledì 21 luglio 2021

Mistero

Il mistero

Al suo convento la novella sposa
tornata un'ora, fra le giovinette
compagne d'ieri, garrula sedette,
franca nel gesto e nel narrar scherzosa.

Ella pareva la corolla ch'osa
sbocciar precoce e sola fra le vette
dell'albero e turbar le timidette
sorelle, chiuse in lor grazia ritrosa.

Sì che ognuna nel suo intimo cuore
tremava, riguardandola, d'un senso
vago di meraviglia e di timore.

E poi ch'ella partì, nel monastero
s'effuse, tra l'usato aulir d'incenso,
lo stupore confuso d'un mistero.

Amalia Guglielminetti

 

...L’essenza della soggettività umana è predisposta ad avvertire il senso del mistero, che scaturisce proprio dalla continua relazione con l’indecifrabile complessità del mondo della vita e che conduce a percepire la dimensione infinitamente eccedente del senso della totalità...

un furtivo arrivederci, fugace,
come attimo di pioggia benefica;
sono preda di indiscreti misteri,
come un ragazzo, oltre ciò che sarei...

...senza il senso del mistero, del sacro, l’uomo perde una dimensione centrale dalla propria essenza, verso una tragica mutazione antropologica.
Diversamente, recuperando questa dimensione è possibile sperare in un nuovo umanesimo, una visione del mondo che abbia l’uomo al centro della vita.
Un uomo nuovo che, evitando di adagiarsi al ristretto orizzonte del già dato, riconosca di poter oltrepassare la propria datità
(nel linguaggio filosofico, quanto può oggettivamente costituire il supporto dell'attività conoscitiva) in favore di un contatto nutriente con il mistero dell’esistenza e della sua sacralità, sola fucina di slanci relazionali, artistici, intellettuali e spirituali...
(Alessando Tonon, dalla rete)

martedì 20 luglio 2021

Nera compagna

«Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, 
non è nulla per noi,
 perché quando ci siamo noi non c'è lei,
 e quando c'è lei non ci siamo più noi.„ »
Epicuro


Compagna

Sempre, dovunque io vada,
Il dì, la notte, sento,
Or frettoloso, or lento,
Seguirmi un passo in casa e per la strada.

È la morte, che sola
Vien meco in compagnia,
Ed il momento spia
D’avventarmi le adunche ugne alla gola.

Arturo Graf 

la sappiamo di fianco, sempre, sola
cerchiamo di ignorarne la presenza;
risolutrice di supremi mali incombe
negli anni a venire si sente, più vicina...

lunedì 19 luglio 2021

Acque lombarde

l'acqua,
come la musica, è da sempre una costante nella mia vita, poco importa se dolce o salata, se fiume, lago o mare. 
L'acqua mi ha sempre dato un senso di accoglienza totale, di affetto sincero e disinteressato.
La ricordo presenza discreta e silente in molti importanti momenti del mio passato remoto e più recente; la ricordo qundo stavo per affogare bambino in un limpido lago prealpino.
Nei miei dolori affettivi è stata una lieve carezza, uno approdo sicuro e solitario, sereno e neutrale.
Non nascondo comunque che, a volte, riesce anche a farmi paura ma il suo scorrere mi riconduce a me stesso, sempre.
Gujil 

 penso spesso ai miei fiumi andati,
acque che mi hanno sanato, cullato;
ora li vedo distanti, li sento ancora, qui,
mi sfregio il cuore con il loro incedere...
 

Acque lombarde

Acque serene ch’io corsi sognando
ne la dolcezza de le notti estive,
acque che vi allargate fra le rive
come un occhio stupito, a quando a quando,

o nostalgiche acque di sorgive
mormoranti nel verde un sogno blando,
acque lombarde ch’io vo’ sospirando
sempre, tanto il ricordo in cor mi vive,

di voi l’anima dice acque stagnanti
ne’ verdi piani de la Lombardia,
di voi fonti gioconde scintillanti

a’ dolci soli del fiorito maggio
e su voi la sognante anima mia
muove per suo spiritual viaggio

Sergio Corazzini