domenica 24 novembre 2019

Il mio nome?


che t'importa del mio nome?
Esso morirà, come il triste rumore
Dell'onda, che batte contro una lontana riva,
Come un suono notturno in un profondo bosco.

Esso sul foglietto di un album
Lascerà una morta traccia, simile
Al ricamo di una iscrizione tombale
In una lingua sconosciuta.

Che c'è in questo nome? Da tempo dimenticato
Nelle agitazioni nuove e ribelli,
Alla tua anima esso non darà
Puri, teneri ricordi.

Ma nel giorno della tristezza, nella quiete,
Pronuncialo con nostalgia;
Di': c'è una memoria di me,
C'è al mondo un cuore nel quale vivo
...



Aleksander Puskin


quanti sogni, pensieri, voli;
eppure siamo persone di requie,
un angolo caldo e ristoro...
quante domande nella vita,


Il Nome è quella parte del discorso che nelle grandi lingue del mondo occidentale si contrappone alla categoria del verbo, da cui si distingue per la flessione detta ‘declinazione’, sebbene esistano forme nominali tratte dal sistema del verbo (‘coniugazione’), come participi, infiniti, gerundi, nomi d'agente, nomi d'azione; la nozione di nome si associa a quella di ‘individuazione, precisazione’.

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