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Ho saputo come cadono i volti,
Come da sotto le palpebre appare la paura,
Come la sofferenza traccia sulle guance
Dure pagine di caratteri cuneiformi,
Come ciocche nere e color cenere
Diventano argentee all’improvviso,
Il sorriso appassisce su labbra sommesse,
E in una secca risata trema lo spavento.
E io prego non per me sola,
Ma per tutte quelle che erano là con me
Nel freddo spietato, e nell’afa di luglio
Sotto la parete rossa accecata. […]
Ho saputo come cadono i volti,
Come da sotto le palpebre appare la paura,
Come la sofferenza traccia sulle guance
Dure pagine di caratteri cuneiformi,
Come ciocche nere e color cenere
Diventano argentee all’improvviso,
Il sorriso appassisce su labbra sommesse,
E in una secca risata trema lo spavento.
E io prego non per me sola,
Ma per tutte quelle che erano là con me
Nel freddo spietato, e nell’afa di luglio
Sotto la parete rossa accecata. […]
Anna Achmatova
Traduzione di Paolo Galvagni
dal greco ἐπιλέγω epilogos;
da ἐπί- e lógos
è la scena
conclusiva di un'opera teatrale o il capitolo conclusivo di un'opera
letteraria.
Questo termine designa in generale
una parte finale aggiunta ad un discorso, ad un'opera.
una parte finale aggiunta ad un discorso, ad un'opera.
E' una parte completa,
come un piccolo capitolo a se stante.
come un piccolo capitolo a se stante.
(da Wikipedia)
ci fu un inizio, magari lontano
nel tempo, quasi scordato;
gli anni tra inizio e fine, la vita...
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