sabato 12 gennaio 2019

Essere!

 
È, l'essere. È

È, l’essere. È.
Intero,
inconsumato,
pari a sé.
          Come è
diviene.
          Senza fine,
infinitamente è
e diviene,
          diviene
se stesso
altro da sé.
          Come è
appare.
          Niente
di ciò che è nascosto
lo nasconde.
          Nessuna
cattività di simbolo
lo tiene
          o altra guaina lo presidia.
                    O vampa!

Tutto senza ombra flagra.
È essenza, avvento, apparenza,
tutto trasparentissima sostanza.

È forse il paradiso
questo? oppure, luminosa insidia,
un nostro oscuro
ab origine, mai vinto sorriso?
 
Mario Luzi
da "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini", 1994
 
 
 Quello dell'essere
è un tema che attraversa tutta la storia della filosofia
fin dai suoi esordi.
Per quanto già posto dalla filosofia indiana sin dal IX secolo a.C., è all'eleate Parmenide che si deve l'aver dato inizio in Occidente a questo lungo dibattito che percorre i secoli e le diverse culture fino ai nostri giorni.
L'Essere,
nel senso ontologico cioè suo proprio, è quindi uno dei concetti fondamentali tra quelli elaborati dalla tradizione del pensiero filosofico occidentale.
...il verbo essere
serve per dire esplicitamente che qualcosa o qualcuno ha (o avrà, o avrebbe, etc.) qualche caratteristica (indicato con un aggettivo) o stato (indicato con il participio passato di un verbo).
(da Wikipedia)
 
 siamo quello che siamo sempre,
io, come altri pieno di boria nel sé;
correi a volte infinite spiagge
dove posare sereno il corpo al sole...

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