domenica 15 luglio 2018

Proust poeta

Marcel Proust 1895.jpgLe Poesie di Marcel Proust furono pubblicate nel decimo dei Cahiers Marcel Proust, presso Gallimard nel 1982, introdotte da Claude Francis e Fernande Gontier.
Oltre alle otto poesie contenute in Les Plaisirs et les Jours (1894) e a poche altre sparse su riviste, si tratta di poesie ritrovate negli epistolari o come dediche, in buona parte inedite prima della raccolta francese.
I titoli spesso sono dei curatori.
L'impressione critica generale è che Proust non ci tenesse e le scrivesse soprattutto per scherzo o a imitazione d'altri, facendo inoltre qualche ritratto di pittore e musicista per il quale provava ammirazione.
Un gruppo di poesie sono dedicate agli amici Reynaldo Hahn, Daniel Halévy, e in misura minore a Robert de Billy, Madeleine Lemaire, Marie Nordlinger, Louisa de Mornand, Antoine Bibesco, Emmanuel Bibesco, Bertrand de Fénelon, Louis d'Albufera, ai conti Greffuhle, a Jean Cocteau, Armand de Gramont, Paul Morand e due alla fedele cameriera degli ultimi anni, Céleste Albaret.
La cronologia ricopre gli anni 1888-1922 spaziando dai primi schizzi giovanili all'ultimo anno di vita.
Ed è molto probabile che ve ne siano altre, sparse altrove e non ancora ritrovate.
Alla versione italiana di Franco Fortini, che uscì nel 1983, seguirono diverse polemiche, soprattutto da parte di Alberto Arbasino che mal sopportava la scelta, per una parte della raccolta, di tradurre in prosa. Un'edizione successiva, tradotta da Luciana Frezza, è uscita invece nel 1993. (da Wikipedia)

Può darsi ch’io scordi, Signora, il vostro
divino profilo d’uccello
e che strappi la mia pazzia
come se balzassi in un cerchio,
ma al soffitto del mio capo i vostri occhi,
fulgidi lumi, brilleranno. 

Marcel Proust
traduzione di Roberto Rossi Precerutti
 
 
Poesie,
traduzione di Franco Fortini,
Torino, Einaudi ("Supercoralli"), 1983,
e ("Gli struzzi" n. 345)
Poesie,
traduzione di Luciana Frezza,
Milano, Feltrinelli,  Universale Economica. I Classici, 2008

 ne ho scordati anch'io di volti,
qualcuno ricordo appena,
la vita scorre come un libro
speriamo il mio sia lungo e noioso... 

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