Nel mio infelice, nel disperato amore mio
certo non speravo, Gellio, che tu mi fossi amico
perché ti leggessi nel cuore o ti ritenessi fedele
e incapace di tramare le infamie piú turpi,
ma perché, pensavo, non ti è né madre né sorella
questa donna che d'amore forsennato mi divora.
E malgrado lunga consuetudine mi legasse a te,
non credevo che ciò fosse per te sufficiente.
Ma lo è stato: tanto è il piacere che tu provi
in ogni colpa dove vi sia un margine d'orrore.
Publio Valerio Catullo
I rancorosi gesti o presunti tali si
stagliano come mendaci messaggi;
In una solitudine di gente assurda
ripiego il capo in sottomesso urlo...
L'urlo è un grido acuto e incontrollato: un u. di gioia, di spavento; l'u. della folla; al pl.,
serie di parole o frasi pronunciate a voce alta e concitata: mi ha
assordato con le sue u.; anche, sgridata, violento rabbuffo (dalla rete).
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