giovedì 5 giugno 2025

Immaginazione

Lindoro di deserto
Cima Quattro il 22 dicembre 1915

Dondolo di ali in fumo
mozza il silenzio degli occhi

Col vento si spippola il corallo
di una sete di baci

Allibisco all’alba

Mi si travasa la vita
in un ghirigoro di nostalgie

Ora specchio i punti di mondo
che avevo compagni
e fiuto l’orientamento

Sino alla morte in balia del viaggio

Abbiamo le soste di sonno

Il sole spegne il pianto

Mi copro di un tepido manto
di lind’oro

Da questa terrazza di desolazione
in braccio mi sporgo
al buon tempo

Giuseppe Ungaretti 

Il poeta immagina che la luce del sole lo riscaldi come una coperta d'oro puro e ricorda nel colore le sabbie africane.
Riappare però il presente devastato, visto dalla trincea carsica che Ungaretti descrive come una terrazza di desolazione, dal momento che davanti a lui ha solo deserto e solitudine.
La presenza del sole è così confortante poiché gli permette di ritrovare quella vitalità che pareva aver perso in quella notte e rivolge le sue braccia verso la luce del sole come se lo stesse abbracciando
(dalla rete).

La poesia esprime cose che non,
diversi approdi, approcci;
visibilmente scosso dalla marea 
di contatti attenti, contigui...

Nessun commento:

Posta un commento