Il banchetto della vita
Madre Natura largamente invita
I suoi candidi figli al così detto
Banchetto della vita,
Il quale, come lor signori sanno,
È un grande e solennissimo banchetto
Che dura tutto l’anno.
Ma, sia per un difetto
Della direzïone;
Sia per voler nascosto
Di alcun iddio malizïoso e gretto;
O per altra cagione
Che a noi celino i fati,
Non tutti gl’invitati,
Quando giunti vi son, trovano posto.
Oltre di che sono alcune persone
Che, vedendo mangiar l’altra brigata,
Stupidamente muojono di fame;
E qualcuna ve n’ha che all’impensata
Crepa d’indigestione,
Sì fattamente rimpinza il carcame.
Aggiungi che sovente
Le vivande e persino
L’acqua, a tacer del vino,
Sanno d’amaro maledettamente.
Per questo alcuni savii d’eccellenza,
Che vissero in antico,
Lasciaron scritta una bella sentenza
Quando tu del banchetto
Sazio ti senta, amico,
Lèvati e vanne chetamente a letto.
Arturo Graf
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