mercoledì 11 settembre 2024

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 https://http2.mlstatic.com/D_NQ_NP_658626-MLC52989338420_122022-O.webp Dedicata a F.W.

Le vite degli atleti ci ricordano
I calci e i pugni che possiamo dare,
E le impronte di zoccoli sul muso
Che, partendo, si possono lasciare.
Oak Park, 1916
«Trapeze» (24 novembre 1916)

Ernest Hemingway

Scritte in viaggio o sulla tovaglia di un bar, le poesie riunite in questo volume – composte dal 1912 al 1956 – sono appunti, impressioni, noterelle, minute di lettere non spedite.
Questo libro è uno scrapbook, un taccuino, il raccoglitore di tutti i pezzi di carta sui quali l’artista scarabocchiava per qualche istante, fissando nelle parole gli umori e i sentimenti più fugaci.
(dalla rete)

 Nel correre del tempo rimane
un senso di cose che valgono;
ho amato Hemingway da subito,
ora lo leggo con finto disincanto...

 

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