giovedì 4 aprile 2024

Filmato, poesia e riflesso tra rimpianti e rimorsi

Il rimorso si differenzia dal rimpianto perché rappresenta un senso di colpa per qualcosa che è successo o è stato fatto nel passato, e del quale ci si pente. Rimorso deriva etimologicamente da re-mordere, cioè mordere di nuovo
E infatti questa sensazione è legata a qualcosa che proviene dal passato e torna nella menta a mordere, come un tarlo.
Si tratta di quel processo della coscienza che fa emergere un senso di colpa profondo relativo a qualcosa che si è fatto.  
Il rimorso è collegato quindi anche al concetto di pentimento, oltre che a vergogna e imbarazzo.
 

Un rimorso O il tetro Palazzo Madama...
la sera... la folla che imbruna...
Rivedo la povera cosa,

la povera cosa che m’ama:
la tanto simile ad una

piccola attrice famosa.

Ricordo. Sul labbro contratto
la voce a pena s’udì:
«O Guido! Che cosa t’ho fatto
di male per farmi così?»

II.

Sperando che fosse deserto
varcammo l’androne, ma sotto
le arcate sostavano coppie

d’amanti... Fuggimmo all’aperto:
le cadde il bel manicotto

adorno di mammole doppie.

O noto profumo disfatto
di mammole e di petit-gris...
«Ma Guido, che cosa t’ho fatto
di male per farmi così?»

III.

Il tempo che vince non vinca
la voce con che mi rimordi,
o bionda povera cosa!

Nell’occhio azzurro pervinca,
nel piccolo corpo ricordi

la piccola attrice famosa...

Alzò la veletta. S’udì
(o misera tanto nell’atto!)
ancora: «Che male t’ho fatto,
o Guido, per farmi così?»

IV.

Varcammo di tra le rotaie
la Piazza Castello, nel viso
sferzati dal gelo più vivo.

Passavano giovani gaie...
Avevo un cattivo sorriso:

eppure non sono cattivo,

non sono cattivo, se qui
mi piange nel cuore disfatto
la voce: «Che male t’ho fatto,
o Guido per farmi così?» 
 
Guido Gozzano 
 
È peggio essere tormentati 
da rimorsi o da rimpianti?
 
 Sotteso a un cuore serio
rimorde un pensiero vicino;
i lidi approdati si tingono
di colori tristi e lontani...
 
Probabilmente da entrambi, perché queste due sensazioni ci riportano a un passato che ci provoca vergogna o sensi di colpa. Ma nella vita sono quasi inevitabili: la maggior parte delle persone sostiene di avere almeno un rimorso o un rimpianto, qualcosa che avrebbero voluto affrontare in maniera diversa.
Dal punto di vista della psicologia, i rimorsi potrebbero essere meno negativi, perché, come tutte le esperienze della vita, si possono considerare come delle lezioni. Dai rimorsi si può imparare qualcosa, su se stessi e sugli altri, inoltre ci fanno provare un senso di colpa anche per qualcosa che abbiamo potuto causare agli altri, sviluppando la nostra empatia e convivenza con le persone (dalla rete).

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