Il grande letterato Victor Hugo ha sempre detto e sostenuto che “la malinconia è la gioia di essere tristi“.
La verità è che quando ci sentiamo malinconici tendiamo ad associare il
nostro stato d’animo alla tristezza, anche se ciò che stiamo ricordando
è, effettivamente, un momento felice del passato.
La malinconia
Dentro le vene la malinconia
s'insinua, ed è un morbo sonnolento
cui giova non trovar medicamento,
uno stupor di morbida follìa.
Il desiderio più tenace svia,
smemora del più intenso sentimento,
quasi vapori un greve incantamento
d'oppio, in cui goda più chi più s'oblìa.
Essa è come un giaciglio, ove un'inerte
stanchezza ci abbandoni svigorite,
con le treccie disciolte e a braccia aperte.
in cui ci s'addormenta indolenzite
dallo spasimo oscuro d'esser vive.
dallo spasimo oscuro d'esser vive.
Amalia Guglielminetti
Quel senso di torpore pervade
il cuore caldo assopito e greve;
perdute intese riaffiorano ai troppi
inciampi, alle dissolute parole...
La malinconia non sarebbe possibile senza memoria. È un sentimento che ci ricorda che al nostro essere umani manca qualcosa che un tempo c’è
stato, che ci faceva sentire bene, ma che non siamo più in grado di recuperare.
La malinconia (o melanconia),
però, può essere anche un modo per non accettare il presente e per
manifestare la nostra scontentezza rispetto a ciò che abbiamo ora.
Perché quando viaggiamo con la mente verso altri luoghi e altri tempi,
andiamo alla ricerca di una compagnia irreale e rischiamo di credere che
sia impossibile vivere senza di essa (dalla rete).
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