Ricordo sagome a cavallo e crinali
impaurite da nuvole temporalesche;
naso schiacciato sui vetri a contare
solitudini che mi passavano lente...
Starmene solo nel ranch.
Ieri a uno schiantarsi di vetri
si disperavano le bestie;
adesso antelucani colombi
vibrano il capo
a un tremito d’ore minute.
La luna sta nella finestra – ferma
su quel paese di venti notturni.
Abbandonato nel ranch.
Ma palpita arancio colore
dalla barriera di nuvole
che fanno nevaio sul lago.
Quattro zoccoli;
e sento nitrire
di ritorno
la cavalla che ieri ho perduto
in quell’ultimo temporale d’estate.
Vittorio Sereni
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