giovedì 2 novembre 2023

La ricorrenza dei morti

L’idea di ricordare i defunti è ispirata ad un rito bizantino che celebrava i morti il sabato precedente alla domenica di Sessagesima, in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio. Per quanto riguarda, invece, la chiesa cattolica troviamo le prime tracce di questa usanza nel 998 d. C.. All’epoca l’abate benedettino Sant’Odilone di Cluny fece risuonare le campane a morto dopo i vespri del primo novembre, offrendo l’eucaristia ai defunti. Odilone era molto devoto alle preghiere che rivolgeva alle anime trattenute nel Purgatorio. Si racconta che uno dei suoi confratelli gli riferì dell’incontro con un eremita che raccontava di avere sentito le grida e le voci dolenti dei morti del purgatorio provenire da una grotta.
 
Si racconta che uno dei suoi confratelli gli riferì dell’incontro con un eremita che raccontava di avere sentito le grida e le voci dolenti dei morti del purgatorio provenire da una grotta.

Abbassa il tuo sguardo, bella luna,
e inonda questa scena,
Versa benigna i fiotti del nimbo della notte
Su volti orrendi, tumefatti, violacei,
Sopra i morti riversi con le braccia spalancate,
Versa il tuo nimbo generoso, sacra luna.

Walt Withman

Nuvole di pioggia e Novembre

è il mese dei morti, del freddo
di umidi abbracci,nel ricordo,
la luna è nascosta, ci osserva... 


A quel punto Odilone decise di fissare una data per la commemorazione dei defunti e scelse il 2 novembre.

La chiesa riconoscerà ufficialmente questa commemorazione a partire dal 1311.
Diversi monasteri che dipendevano da quello di Cluny fecero loro questa usanza contribuendo al diffondersi della ricorrenza in tutta l’Europa Settentrionale. Va sottolineato, però, che sin dal settimo secolo d.C. era uso dei monasteri scegliere una data in cui ricordare i defunti.
(dalla rete)

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