Un esempio di eguaglianza già nelle prime righe di questa profonda
poesia. Vengono celebrate le forme che gli artisti sanno rappresentare,
forme di un corpo magico come quello di ogni donna. Immortale è sempre
nuova. Tutto viene legato al mondo della natura, dei fiori, paragonato
all’armonia della femminilità. Nella conclusione, Tagore esprime la sua
enorme riconoscenza nei confronti della donna, definendola un sogno: ”Per metà sei donna, e per metà sei sogno.” (dalla rete).
Donna, non sei soltanto l’ opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’ estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.
Rabindranath Tagore
Finisce spesso il sogno e pare
dolore di indicibile peso quando
affiora rimpianto e cadono foglie
passano stagioni restano ricordi...
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