martedì 11 gennaio 2022

Qualcosa di inesorabile?

Attrazione inesorabile

Attrazione inesorabile:
non c’è stupore, né paura,
ma la sola consapevolezza
di vivere una sensazione inevitabile…
benefica. Necessaria.
Frugare e godere di quanto ci appartiene.
Ritrovare chi si vuole
e sentirsi nel posto più intimo
e protetto, la propria casa.
E sapersi avvinti, stretti, allacciati,
senza esserne mai paghi,
senza chiedersene il motivo,
senza pensare se sia giusto o meno,
abbandonandosi,
vivendo quel richiamo
come la più naturale
delle condizioni umane…
Non è forse questo l’Amore?
Le flotte: anche loro convergono verso il porto.
Il treno: anche lui corre verso la stazione.
E io verso di te a maggior ragione,
perché io amo,
mi sento proteso e attratto.
L’ultimo cavaliere puskiniano
scende a godersi nel sotterraneo
i suoi beni e a frugare.
Così io a te ritorno, amata.
Mio è questo cuore, e io godo di quanto è mio.
Voi ritornate a casa tutti lieti,
a raschiarvi di dosso la sporcizia,
radendovi e lavandovi.
Così io, tornando a te.
Forse non vado a casa mia io,
quando vengo da te?
Il grembo terrestre attende i terrestri.
Noi volgiamo alla mèta finale.
Così io verso di te tendo inesorabilmente:
anche appena separati,
anche appena abbiamo finito di vederci.

Vladimir Majakovskij


tremebondi e con vergogna siamo
teneri approcci all'amore sincero;
manierismi imperfetti corollano i tesi
volti che gli occhi disegnano in noi...

 

un' attrazione inesorabile è un condizione che non si lascia vincere, commuovere, impietosire da preghiere, quindi implacabile, spietata;  non si può evitare o far cessare, è un qualcosa a cui è impossibile sottrarsi; ineluttabile.

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