sabato 1 gennaio 2022

Cieco!

Quando si scrive cieco?

 
Se si intende “privo di vista, dell’uso degli occhi”
la forma corretta nell’italiano scritto è cieco, con la i.
Il termine, infatti, deriva dal latino caecus
e mantiene il dittongo poiché si tratta di una sillaba tonica
(su cui cade l’accento).

 
Caso opposto è quello del sostantivo cecità, in cui la vocale viene meno dal momento che la parola è ossitona
(con l’accento sull’ultima sillaba).

ESEMPIO: La fortuna è cieca.
ESEMPIO: È cieco dalla nascita.
 

- dalla rete -

 

 
e strette mani impegnano ora le chiuse
impervie vie del percorso in atto
la gioia di un istante lascia lo spazio
al cammino, quello duro, il prossimo...
 

...distanze incolmabili sembrano
tracce nascoste eppure continue;
lascerò segnali lungo la strada
per chiunque mi voglia cercare...

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