martedì 18 maggio 2021

Riascolto e nemesi

 
E' tornato il freddo fuori e dentro di me, ho un mal di testa che non mi abbandona da giorni, fastidioso ma non insopportabile, è sicuramente un segnale di avviso che le cose succedono nostro malgrado e possono accadere così in fretta che a volte fatichiamo a rendercene conto e, da buoni masochisti, continuiamo a farci del male da soli e a fare finta di essere contenti così (un pò lo si è).
 
insistiamo nella pesante parafrasi,
la nemesi si ripresenta, sorride;
siamo preda di irrefrenabili impulsi,
siamo animali di affetti...

La sensazione di impotenza spesso supera la volontà di potenza così, improvvisamente ed improbabilmente avvengono i fatti "...probabilmente a Maggio" dice Roberto Vecchioni in questa canzone che avevo dimenticato e riposto in un angolo che non sempre mi piace andare a rovistare. 
Comunque "sursum corda", ci sta, è nella natura delle cose e quindi va bene così e taglieremo di nuovo i capelli..
La Nemesi storica si ripresenta e sorride sorniona (in realtà forse è un vero e proprio riso).
Vestito vecchio, si ricomincia da capo.
Questa canzone mi riporta indietro nel tempo eppure è così attuale nello spirito e nel testo, i briganti, i pirati, gli indiani sono stereotipi di quello che pensiamo siano gli altri, i "cattivi", ma molto spesso quelli cattivi siamo noi.
A me piace di più la versione originale.
 
 
Dentro gli occhi

 Noi ci ritroveremo ancora insieme
Davanti a una finestra
Ma molte molte lune in là
E poche stelle in meno
E forse sarai stanco per la corsa del topo
Probabilmente vecchio per inventare un nuovo gioco
Dimmi come t'inganni
E quando avrò i tuoi anni?
Lei ci avrà già lasciato
In fondo a qualche data
Probabilmente a maggio
Ma lei per te sarà meno di un'ombra
L'ombra di un'altro viaggio
Perchè i ricordi cambiano
Come cambia la pelle
E tu ne avrai di nuovi e luminosi
Come le stelle
E comunque vada
Guardami dentro gli occhi
Gli occhi ch'eran bambini
Guardami dentro gli occhi
E non verranno i briganti
A derubarti di notte
Perchè tutti i briganti
Prenderanno le botte
E non verranno i pirati
Perchè tutti i pirati
Andranno in fondo al mare
E non verranno i piemontesi
Ad assalire Gaeta
Con le loro land rover
Con le loro toyota
E se verranno gli indiani
Con i lunghi coltelli
Noi daremo le botte le botte
Anche a quelli
E adesso chiudi i tuoi occhi
Chiudi gli occhi che ho sonno
Son vent'anni che guardo
E che non dormo
E i nostri figli se ne andranno per il mondo
Come fogli di carta
Sopra lunghi stivali silenziosi
E li avremo già persi
Ed una incontrerà tutti quelli
Che io sono già stato
E ci farà l'amore
Come in un sogno disperato
Scriverà sui cerini
Parole da bambini
E le parole invece tu
Le mischierai tutte dentro un cappello
Alla tua età scrivere una canzone
Non sarà più che quello
E non so che farai, chi vedrai
Se crederai a qualcuno
Se ci sarà una donna con te
O forse - meglio - nessuno
Ma comunque vada
Guardami dentro gli occhi
Gli occhi ch'eran bambini
Guardami dentro gli occhi
E non verranno i briganti
A derubarti di notte
Perchè tutti i briganti
Prenderanno le botte
E non verranno i pirati
Ad abbordare la nave
Perchè tutti i pirati
Andranno in fondo al mare
E non verranno i piemontesi
Ad assalire Gaeta
Con le loro land rover
Con le loro toyota
E se verranno gli indiani
Con i lunghi coltelli
Noi daremo le botte
Le botte anche a quelli
E adesso chiudi i tuoi occhi
Chiudi gli occhi che ho sonno
Son vent'anni che guardo
E che non dormo
 
Roberto Vecchioni

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