Gli "amori di carta" (o sulla carta) in fondo non sono altro che la declinazione descrittiva ideale di quella chimera, un tentativo di fermare sui fogli sagome velate di figure fuori fuoco che si espandono come gas dentro di noi.
La difficoltà rimane sempre la stessa, quella di riuscire a dimensionare, quella di dare contenimento al gas che sono/siamo cercando di costringerlo in appositi spazi da cui attingere al bisogno.
Il problema rimane quello di trovare il rubinetto adatto a dosare nel modo corretto senza rischiare.
Amori di carta
Intridono fogli di belle parole
gli amori di carta,
delicati sbuffi di risa,
parole tenere e scarne.
Alleviano il mesto di persone sole
carezzando la loro anima ritorta
ancora ferita, unica, intrisa
di soli morenti, il cuore, la carne.
Si avvinghiano al collo in guisa di stole
preziose, lucenti, disposte in sorta
di fanciulle gaudenti, le risa
nei volti che non sanno parlarne
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
In effetti è molto più facile scrivere di amori di carta che renderli veri e vivi, qualche volta qualcuno ci riesce.
Nascono così romanzi e racconti che ci fanno vivere il protagonismo in prima persona.
Con le poesie è forse più lirico ma sicuramente meno facile.
Nessun commento:
Posta un commento