- Camminare nella natura è un atto curativo, un potente mezzo per entrare
in connessione con la parte più intima e profonda di noi stessi. Camminare è di per sé un atto curativo. Camminare nella natura lo è ancora di più.
Passo dopo passo possiamo entrare in contatto con il nostro microcosmo interiore, che riflette ciò che esiste e accade all’esterno.Mentre ammiriamo la bellezza dei paesaggi, i colori delle albe e dei tramonti, la linea degli orizzonti, la maestosità delle vette e l’infinito delle praterie, scopriamo che la stessa armonia risiede anche dentro di noi. Per comprendere quanto sia reale e potente questa connessione dobbiamo esercitarci nel portare l’attenzione sulle nostre percezioni (dalla rete).
- Chi mi cammina dentro
- Chi mi cammina dentro
- e orma lascia di fuga?
- Chi rimuove l'antica collera,
- chi brucia, chi mi fruga?
- Chi si serve del mio piede
- e attraversa la strada
- non mia?
- Chi l'amico percuote
- con la mia buona mano?
- Frammenti d'altre vite,
- memorie di peccati
- antichi io mi porto.
- Morte del fiume
- Non c'erano donne a piangere
- la morte del fiume
- né madonne con le spade
- e fazzoletti: all'oscuro moriva
- come un cavaliere caduto
- da cavallo. Non c'era luna
- a piangere né fidanzata
- mentre i neri battellieri
- percuotevano all'oscuro
- con mazze e martelli
- il corpo morto dei fiume.
- Non c'erano monache a piangere
- né orfanelle: non c'era l'angelo.
- l'angelo delle sere d'inverno
- chissà dov'era con la sua slitta
- bianca e le sue lane.
- Raffaele Carrieri
- da "Lamento del gabelliere"
-
- insondabile la mente ricerca vie d'accesso,
- siamo esseri umani insomma, animali ancora;
- mentre sfuma il silenzio si anima il mondo,
- un caffè mi riporta al pensiero dove vorrei...
Nel nostro camminare nella natura, concentrarsi sui piedi che poggiano sul terreno è un buon punto di partenza per allenarsi all’ascolto.
Nel
nostro peregrinare su prati e colline, tra boschi e vallate, è proprio
il suolo il primo elemento che dobbiamo tenere in considerazione poiché è
quello che ci sostiene, ci dà stabilità e sicurezza, permettendoci di avanzare.
Attraverso questo collegamento ci mettiamo in relazione con la Madre Terra,
fertile e generatrice, dalla quale riceviamo la protezione e il
nutrimento necessari per irrobustire le nostre radici e, di conseguenza,
sentirci più saldi (dalla rete).
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