domenica 14 febbraio 2021

Implicazioni sentimentali

Implicazioni
sentimentali

I
Ineluttabili dorsali profilano
orizzonti di cieli saturi
si sfilano gli alibi stanchi
di maturi, improbabili, amanti.
Le vie del centro città,
la gioia, la paura, la sorpresa
rimane da sempre sospesa
una vena di dubbio, d’attesa.
Macerie le nostre certezze
bufere nei volti riaffiorano,
sorrisi, ricordi lontani, preghiere
come furtive tentazioni represse
in istanti di lievi tenerezze.

II
Futuribili momenti scatenano
pensieri, passioni, tormenti
dell’anima che ancora desiste
come debole riparo a tempeste
che il cuore produce, scatena;
lo stomaco sfarfalla e risente
di ansie non più dominate e
sfugge improvvisa alla mente
la sensazione di vago, l’istante
che indugia, percorre le vene,
si staglia sul volto, tra i denti
deliziosi rivoli e dolci parole.

III
Siamo giorni di sole, di pioggia,
frustati da gelidi venti dai monti,
calmati da lievi brezze marine,
siamo quando insieme proviamo
condivise emozioni e tristezze
e sorrisi tra sguardi che vedono ancora.
Il mondo degli altri è presente ma fuori,
oltre il mio essere compatibile incastro
di un complicato andirivieni di tessere
che compongono il mosaico, la trama.
Il cuore violentemente scoperto ora ha freddo,
 cerca il corpo un tiepido abbraccio, una prova
che induca la mente a rassicuranti pensieri
mentre gli stupiti occhi ancora non credono.

Anonimo
del XX° Secolo
da “Le implicazioni Sentimentali”

 

René Magritte
"Gli amanti"

Non ci sarebbero pagine, articoli e parole per descrivere la bellezza che questo dipinto rappresenta, gli Amanti di Magritte. L’emozione che in un sola opera traspare, l’amore di due persone che purtroppo non possono uscire alla luce del sole, la caratteristica del velo che li copre, come se appunto si dovessero nascondere dal mondo intero; ma l’amore non si può camuffare, l’amore non ha veli, l’amore non ha nascondigli. L’amore, quello vero, lo vedono anche gli occhi più oscuri, anche gli occhi più malvagi, l’amore quello vero, reale, visto anche da chi tante volte non vuol neanche vedere. E questo dipinto è la netta, chiara rappresentazione di ciò che unisce gli amanti, perché alla fine  è proprio così le storie più ardue, più difficoltose sono quelle che nutrono un sentimento vero, sentimento che non ha filtri, amore che non conosce età, difficoltà, situazioni impossibili.
René Magritte decide improvvisamente di regalare con quest’opera qualcosa di mai visto prima, qualcosa che soprattutto in quel periodo storico non era assolutamente ammissibile, periodo in cui la purezza, il matrimonio, la fedeltà erano al centro sia della vita tradizionale e culturale della società e principale anche nella vita economica, essendo il matrimonio il più grande “contratto” di eredità del tempo.
Magritte con una sola opera descrive quello che in realtà non si poteva rappresentare.
Questo rapporto tra visibilità e di invisibilità, dei volti dei due amanti, rimandano ad un aspetto utopistico di un  ipotetico sogno, che forse sogno non è. (dalla rete)

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