martedì 5 gennaio 2021

Polverosa poesia

 
Di questi polverosi anfratti

 Mi sa che oggi mi occuperò
di questi polverosi anfratti,
dentro, nell'anima infissi.
 
Innumerevoli, chiari, prolissi
di ciò che sono la vita, i fatti
scompensi che mai non colmerò.
 
Negli angusti riposti cercherò
risposte adatte, assiomi esatti
di esistere, di essere sè stessi.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
polveróso 
agg. [der. di polvere] -TRECCANI-
 
1. a. Ricoperto di uno strato più o meno spesso di polvere: strade p., sentieri polverosi. Di altre cose, coperto, anche lievemente, di polvere, impolverato: una sala p.; un’autovettura p.; avere gli abiti p.; e riferito a persona, essere p., tutto p.; Su la riviera Ferraù trovosse Di sudor pieno e tutto p. (Ariosto); implica spesso l’idea che gli oggetti impolverati non siano stati da tempo ripuliti e quindi trascurati, o non usati, o dimenticati: un p. divano; scaffali, libri p., tutti p.; quindi, fig., invecchiato, stantio, non più attuale: una p. erudizione; idee, concezioni polverose. b. Detto del vento, che solleva molta polvere: Dinanzi polveroso va superbo (Dante); per analogia: Già il maestro elegante intorno spande Da la man scossa un p. nembo, Onde a te innanzi tempo il crine imbianchi (Parini), una nube di cipria.  
2. Riferito a neve, (consistenza della polvere) molto friabile e asciutta.

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