martedì 10 marzo 2020

Considerazioni, poesia e riflesso




non avrei mai pensato di vedere tutto questo.
Cose lette sui libri ai tempi dell'Università,
disposizioni di paesi senz'armi, senza medicine,
eppure...
sono convinto che la Natura ci messaggi,
che ci stia dicendo attenti! state in guardia!
abbiamo esagerato e stiamo esagerando,
la nostra terra, madre, ci sta forse punendo?
 
Gujil
 

 
Il ministro

Ci servirà un ministro del culto
per consegnare alla terra questo corpo pesante.

Ma non scaverà la fossa;
altri più forti e più deboli di lui lo faranno.
E non si strofinerà gli occhi e il naso;
altri più deboli e più forti di lui lo faranno.
Non infornerà dolci e non baderà ai bambini –
ci sono le donne, per questo. Altrimenti,
che ci starebbero a fare in un momento simile
se non facessero queste cose?

No, faremo venire il ministro del culto
per badare alle parole.

Non le deve abbellire,
non le deve dir bene,
non devono nemmeno piacergli
purché accettino di obbedirgli.

Serve il ministro
perché le parole sappiano dove andare.

Immaginale a girare e girare
confuse per il cimitero.
Immaginale a vagare per il mondo
senza mai trovare riposo.
 
Anne Stevenson
da "La via delle parole"
traduzione di Carla Buranello
 



dedico questa poesia ai ministri
quelli nostri che vedo stremati;
la dedico alle donne e agli uomini stanchi,
a chi combatte, in trincea, questa guerra...

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