Le mie parole amate
a Sosi e Gino
Le mie parole sono capra
ed erano capra e pecora
le mie parole sono zappa
e asino vanga e pietra
per affilare la falce erba
medica farfalla e ragno
nella ragnatela al sole
nel granturco e mulo erano
e cavalla scrofa carretto
le mie parole amate.
Umberto Bellintani
(da Dalla grande pianura, 1998)
Contadino... Si trattava dell'abitante del contado.
Questo termine viene dal latino comitatus,
che nel medioevo prese il significato particolare di feudo di un conte.
In realtà da questa parola deriva anche l'odierno 'comitato', e non è
difficile capire perché: 'conte' deriva dal latino comes comitis, che propriamente significava 'compagno, socio', e che in tarda età imperiale divenne il titolo di alti funzionari di corte.
Giusto per completezza, abbiamo detto che ha sia la veste di sostantivo, sia la veste di aggettivo: accanto al contadino che lavora il campo troviamo i paesaggi contadini delle nostre campagne, le feste contadine in cui ci si scambiano semi, le buone pratiche contadine che proteggono l'ambiente.
parole di infanzia, due fratelli, campagna,
assolata, smisurata l'erba il verde riempiva
la vita, nel lento incedere carro del fieno;
ero bimbo, ero solo, ancora ricordo...
Proprio per il costante confronto col cittadino, il contadino ha calamitato i luoghi comuni che si perpetuano su chi venga dalla campagna - molto più di sinonimi come 'agricoltore', che descrive un mestiere, non una provenienza. E anche se l'onda lunga di questi luoghi comuni continua a incresparsi nella nostra cultura quotidiana (ignoranza, rozzezza, povertà e chi più ne ha più ne metta), siamo in un periodo storico in cui l'immagine del contadino, primo presidio nella produzione del cibo, sta riguadagnando quel bucolico prestigio che riconosciamo nel contatto con la terra, in saperi antichi, nel calmo fluire scandito dai ritmi naturali della luna e delle stagioni - nella lontananza dal caos e dal cemento. anche perché tanti nuovi contadini chiamati alla terra sono tutt'altro che rozzi e ignoranti, e il lavoro contadino inizia a profilarsi non più come l'antico servaggio, ma come una passione, come una vocazione.
(dalla rete)