sabato 28 dicembre 2019

Bosco invernale

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Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
noi portiamo la brocca e sferziamo la schiena della vacca,
falciamo e non sappiamo nulla dell'inverno,
beviamo mosto e non sappiamo nulla,
presto saremo dimenticati
e i versi svaniranno come neve davanti alla casa.

Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
guardiamo nel bosco come nella stalla del mondo,
mentiamo e intrecciamo cesti per mele e pere,
dormiamo mentre le intemperie consumano
davanti alla porta le nostre scarpe infangate.

Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
non sappiamo nulla,
non sappiamo nulla del declino,
delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati
cavalli e uomini.

Thomas Bernhard
da "Sotto il ferro della luna"
traduzione di Samir Thabet



E’ inverno.
Nel bosco la presenza della neve si avverte in ogni dove. 
A terra come in alto, tra gli ultimi rami che sfiorano il cielo.
Un abbraccio fatto di silenzi ovattati e di scenari insoliti, regalo dell’inverno che ama stupire.La neve si appropria dei paesaggi che incontra, lentamente, nevicata dopo nevicata, copre con il suo manto bianco una natura pronta ad accoglierla, proprio quando, ormai esausta per aver portato a termine un altro lungo ciclo, ha preparato alberi, prati e arbusti ad affrontare la stagione più fredda dell’anno.
Il bosco, nelle sue infinite sfaccettature, è forse l’ambiente che meglio di tutti riesce a farsi interprete delle suggestive atmosfere invernali.
In una dimensione in cui tutto appare sospeso, ritratto nell’istante esatto in cui il tempo sembra essersi fermato per conservare, sotto alla neve, il sonno del bosco fino a primavera, ci muoviamo con le ciaspole o con gli sci contemplando paesaggi da fiaba.
(dalla rete)

inverno, come tanti passati, meno a venire,
scrutiamo i vetri in attesa di giorni migliori;
nel silenzio del freddo balugina un raggio di sole,
ora è più caldo, ora è quasi tepore...

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