mercoledì 9 ottobre 2019

Poesia, riflesso e descrizione


Con il sostantivo
mondo
si usa designare il luogo primigenio degli esseri umani che ne comprende tutti gli abitanti e le cose create; si distingue dal concetto di Terra in quanto essa ricopre il significato di mera entità fisica, sulla quale gli esseri che popolano il mondo vivono e che è distinta dagli altri pianeti e oggetti fisici o metafisici che costellano l'Universo.
 
Al mondo
 
Mondo, sii, e buono;
esisti buonamente,
fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto,
ed ecco che io ribaltavo eludevo
e ogni inclusione era fattiva
non meno che ogni esclusione;
su bravo, esisti,
non accartocciarti in te stesso in me stesso
 
Io pensavo che il mondo così concepito
con questo super-cadere super-morire
il mondo così fatturato
fosse soltanto un io male sbozzolato
fossi io indigesto male fantasticante

male fantasticato mal pagato
e non tu, bello, non tu «santo» e «santificato»
un po’ più in là, da lato, da lato
 
Fa’ di (ex-de-ob etc.)-sistere
e oltre tutte le preposizioni note e ignote,
abbi qualche chance,

fa’ buonamente un po’;
il congegno abbia gioco.
 
Su, bello, su.
 
Su, münchhausen.
 
Andrea Zanzotto
 
 quello che si sta intorno, addosso,
umanità piena di contrasti e reietta;
un mondo di cosa? per chi?
Siamo barche in balia del mare del vivere...
 
La definizione di mondo nella lingua italiana affonda nell'espressione latina locus mundus nella sua accezione di "luogo pulito, chiaro, visibile" ovvero quella porzione della Terra, ma anche del cielo, illuminata dalla luce e quindi visibile, identificabile e riconoscibile dall'essere umano.
Ma aggiunge anche il valore di "ornamento" e di "elegante" inteso come il "luogo ordinato dove regna la bellezza" insito anche nel greco κόσμος (kósmos) con significato di "ordine, ornamento, bellezza", contrapposto al Χάος (chàos) e che rimanda al pensiero pitagorico ellenistico.
In un contesto metafisico, esso può anche fare riferimento a ogni cosa realizzata nella realtà del Creato, ovvero l'universo che ci circonda.
In un senso più ristretto il mondo sta a significare quanto riferisce o afferisce a una particolare civiltà e a quanto da essa è o fu sviluppato nell'ambito dei suoi confini fisici o metafisici con riferimento alle sue Leggi, alla cultura, agli usi, ai costumi, alla filosofia, all'arte: il "mondo romano", il "mondo ellenistico", il "mondo cristiano", il "mondo arabo" o anche "il mondo d'oggi", inteso come la somma delle cose umane che contraddistinguono i tempi odierni; il mondo dell'Ottocento, il mondo della preistoria. Il mondo è anche, sempre nella medesima accezione, quanto prodotto e significato nei confini di una particolare attività o disciplina umana: il "mondo dell'arte", "della filosofia", "della scienza", "della religione", "del lavoro", "della politica", "della meteorologia", "del calcio", "dell'amore", "dell'urbanistica" (da Wikipedia).

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