E adesso vieni, entriamo insieme in questo inverno,
sarà stagione di abbandoni e reticenze,
guarda: le ombre che credevamo immaginate,
o risospinte ai margini del bosco,
vòltati: avanzano alle spalle.
sarà stagione di abbandoni e reticenze,
guarda: le ombre che credevamo immaginate,
o risospinte ai margini del bosco,
vòltati: avanzano alle spalle.
Vieni, lascia scorrere il tuo corpo
dal vento acre di resina e di muschio,
lascia la scabra pelle rilevarsi
alle carezze mie, come fossi lei,
dal vento acre di resina e di muschio,
lascia la scabra pelle rilevarsi
alle carezze mie, come fossi lei,
quella per cui fiorisce, e sa di cielo,
– dove tu solo sai, e mi conduci –
il fioco fiore giallo d’elicriso.
– dove tu solo sai, e mi conduci –
il fioco fiore giallo d’elicriso.
Donata Berra
da "A memoria di mare"
L'ombrello, o anche ombrella, o parasole, è un accessorio usato per fornire ombra a chi lo porta e ripararsi dal sole o dalla pioggia: in questa seconda accezione è usato anche il sostantivo parapioggia, oppure paracqua,
quest'ultimo oggi in declino nel linguaggio quotidiano.
L'ombrello è solitamente costituito da un'asta fornita di una
impugnatura spesso ricurva e da una copertura realizzata in tessuto che
può essere tenuta aperta o ripiegata mediante un anello collegato a
stecche che scorre sull'asta.
La copertura è normalmente formata da
spicchi di tessuto naturale o sintetico cuciti fra di loro in modo da
formare una calotta uniforme e impermeabile.
Alcuni modelli di ombrello sono dotati di un meccanismo che permette il rientro del manico e di parte dell'asta in modo da occupare poco spazio al fine di riporre l'accessorio in borse e borsette.
Alcuni modelli di ombrello sono dotati di un meccanismo che permette il rientro del manico e di parte dell'asta in modo da occupare poco spazio al fine di riporre l'accessorio in borse e borsette.
Hanno le medesime funzioni l'ombrellone, di grandi dimensioni e utilizzato dai bagnanti per ripararsi dal sole su spiagge e scogliere, e l'ombrellino parasole, tuttora molto utilizzato nell'Estremo Oriente per ripararsi dal sole diurno e mantenere, soprattutto alle donne, una carnagione chiara e non abbronzata dal sole (da Wikipedia).
forse è ancora presto, ma lo sento,
arriva nascosto dai colori d'autunno;
l'inverno, i mesi del sonno profondo,
un bavero rialzato, parole e cristalli...
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