venerdì 29 marzo 2019

Merlo e poesia


Un canto

Sulle sue ali incontro a te è volato via il mio amore,
in luoghi solitari dove posano i tuoi passi
e passato come antica pena il rapido acquazzone
dilagano le stelle. Come lo vorrei volando
giungere alla tua verde solitudine di selve
e sentirti cantare ai suoni delle foglie e degli uccelli,
ma provo una tristezza fonda più del fondo
dove scende la parola, ché giammai noi due ci riavvicineremo.

Solo avessi terre ricche, greggi in coro
e fienili di riposte messi bionde,
una casa grande con malvoni rampicanti
e giovani domestiche che cantano nei campi,
mi ameresti, ma non ho raminghi armenti,
le mie sole ricchezze sono i canti dell’amore per te,
e ora che sei perduta tengo dietro a questa vita

di tristezza fonda più del fondo dove scende la parola.
 
Francis Ledwige
da "Canto di merlo"
traduzione di Alessandro Gentili
 
Merlo
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Turdidi
                     
L’habitat naturale del Merlo è il bosco, ma si adatta a vivere in numerosi ambienti e non raramente lo si trova nei frutteti e nei vigneti, in aree urbane a contatto ravvicinato con l'uomo.
Il maschio del Merlo è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro.
Il becco e il contorno degli occhi sono in genere di un giallo tendente all'arancione (in alcuni casi bruno) e le zampe brune e squamose.
La femmina presenta invece dimensioni più ridotte, con una lunghezza che può andare dai 15 ai 20 cm circa e una colorazione bruno scuro.
La gola nel suo caso si presenta più chiara e striata.
Il nido, costruito dalla femmina, si trova sui rami degli alberi, fra i cespugli o anche semplicemente in buche nel terreno.
La femmina depone le uova tre volte l'anno; generalmente sono in numero da 4 a 6 e di un colore azzurro-grigio, maculate in modo irregolare con puntini grigi.
Il periodo di incubazione va dai quattordici ai quindici giorni ed è principalmente la femmina a covare le uova.
A una attenta osservazione, si può notare che il nido viene realizzato ad altezze  dal suolo variabili.
In particolare cresce il livello dal terreno, a seconda che si tratti di prima, seconda o terza nidiata.
I merli infatti per ogni nidiata cambiano il nido, non usano mai lo stesso per le nidiate successive alla prima.
In genere questa specie vive in coppie isolate, anche se durante le migrazioni può capitare che si raduni in stormi.
Per quanto riguarda l’alimentazione, si ciba principalmente di frutta, bacche e piccoli invertebrati.
Dopo il passero, questo inconfondibile pennuto dal mantello nero è l'uccello più diffuso in Italia e ci fa compagnia in ogni parco o giardino del nostro paese.
Le popolazioni ormai abituate alla vita cittadina hanno in parte perso la naturale diffidenza e non esitano ad avvicinarsi all’uomo.
(dalla rete).
                 
canto di uccelli, primavera che arriva,
ho l'ansia nel petto e il respiro fatica;
le incertezze, i dubbi e le attesa, non sono
che un attimo indistinto nella scia del tempo...

Nessun commento:

Posta un commento